Il Grand Hôtel Locarno - La prima sede del nostro club

Monday, January 11, 2021

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Il Grand Hôtel Locarno è una delle ultime significative testimonianze della Belle époque del Locarnese. La posizione e l’imponente eleganza del corpo dell’edificio di questo manufatto costruito nel 1876 dominano lo spazio compreso tra la stazione e la Piazza Grande. L’albergo, opera di Francesco Galli e Luigi Fontana, contava 85 camere e presenta scaloni monumentali, sale, saloni e un’ampia terrazza sul parco.

 

Come più importante albergo nel Locarnese era la sede del Rotary Club Locarno. A parte dei conviviali, numerose festività avevano luogo nelle sale imponenti dell'albergo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Grand Hôtel è entrato nella storia di Locarno, perché lì è nato il Festival del cinema nel 1946 e lì si sono svolte le successive edizioni fino al 1970. Scelta indovinata per il nascente Festival quella del Grand Hotel. Albergo e parco davano lustro alla città e al turismo con  un tocco di classe alimentato dal profumo della storia, di incontri e pranzi ufficiali, di statisti e delegazioni.

Nell’ampio, solenne salone luccicante di specchi
aleggiava ed aleggia tuttora un grande
lampadario di Murano tra pavimenti lucidi e
infissi dorati.

 

 

 

 

 

 

 

Permaneva l’atmosfera tipica della Belle Epoque nel cambio dei personaggi, da politici a registi, attori e produttori, da curiosi occhieggianti ad esponenti della Locarno-bene con le signore in abito da sera e gli uomini possibilmente in smoking; tollerate giacca e cravatta, di jeans non era ancora tempo.


(foto dall archivio del Festival di Locarno)

Ha sempre svolto un ruolo importante nelle vicende di Locarno e Muralto, ospitando eminenti personaggi della vita politica e culturale nazionale e internazionale. Su tutti la Conferenza della pace che vi si tenne dal 5 al 16 ottobre 1925 e terminò con quello che è passato alla storia come il Patto di Locarno. I protagonisti principali delle trattative furono il francese Aristide Briand, i tedeschi Gustav Stresemann e Hans Luther, il Britannico Joseph Austen Chamberlain e per la firma giunse a Locarno anche Mussolini. Vi fu elaborato un complesso sistema di trattati - Locarno passò alla storia come Città della Pace -  che resse fino al 7 marzo 1936 quando Hitler denunciò il Patto e invase la Renania accelerando l’incombere della seconda guerra mondiale.