Dopo l’interessante e stimolante conferenza da parte del dott. Marco Gaia, e dopo la conferenza sul clima di Bonn (ONU), gradirei dare un mio contributo riassuntivo sul cambiamento climatico. La mia presentazione richiede alcune conoscenze elementari di matematica e di fisica, ma nella maggior parte le immagini della presentazione si commentano da sé. All’attenzione degli amici rotariani vorrei però fare alcune osservazioni personali:
- Il cambiamento climatico è in atto. Si tratta di un fatto incontestabile.
- Non sappiamo però ancora tutto sul futuro del nostro clima. Si tratta di un fenomeno molto complesso. Sono necessarie ancora molte misurazioni e molta ricerca.
- La riduzione dell’emissione di gas serra è fondamentale per contenere l’aumento della temperatura terrestre. Ma il cambiamento climatico non può essere fermato o persino invertito a breve termine. Pertanto dobbiamo fare in ogni parte del globo degli sforzi di adattamento e di prevenzione.
- L’uso razionale ed efficiente dell’energia ha la massima priorità. La promozione delle fonti rinnovabili è importante, ma si deve tener conto dei costi tuttora non indifferenti.
- Non siamo comunque confrontati con la fine del pianeta Terra e con l’estinzione dei suoi abitanti. L’uomo saprà affrontare e superare anche questa problematica. L’isteria è fuori luogo.
- Sarà in ogni caso molto difficile limitare l’aumento della temperatura media terrestre a 2 gradi Celsius entro la fine del secolo (rispetto al periodo preindustriale). In Svizzera l’aumento è già ora di 2 Gradi Celsius. Al livello mondiale sono 0.9 gradi Celsius.
- Le emissioni di gas serra continuano tuttora a crescere a livello mondiale, nonostante le buone intenzioni e le numerose promesse da parte di molte nazioni.
- La Cina, l’India, i paesi in fase di transizione e i paesi in via di sviluppo hanno diritto ad una maggiore qualità di vita.
- Senza energia non c’è qualità di vita.
- Non è possibile trasformare radicalmente l’attuale sistema energetico da oggi a domani. Le energie fossili avranno pertanto ancora molto peso per parecchi decenni.
- Non mi piacciono né i negazionisti, né i catastrofisti del cambiamento climatico. Ogni forma di estremismo nuoce alla soluzione del problema. La politica è l’arte del possibile, quindi il compromesso è l’abilità richiesta alla democrazia.
- La Svizzera deve partecipare alla riduzione mondiale dei gas serra soprattutto per motivi etici. Non c’è il minimo dubbio in merito. Ma i nostri sacrifici devono essere accettabili e sopportabili.
- La Svizzera ha dato al mondo negli ultimi 30 anni un enorme contributo a livello di ricerca e di conoscenze sul clima. Un solo esempio: il defunto Prof. Hans Oeschger (Università di Berna) è stato per decenni uno dei massimi esperti del clima a livello mondiale. L’istituto “Oeschger Zentrum für Klimaforschung, Universität Bern” è tuttora uno degli istituti sul clima più famosi a livello mondiale.
- Al più tardi nel 2018 avremo una nuova legge sul CO2. Una tassa esagerata sul CO2 metterebbe in difficoltà seria la nostra competitività.
Cordiali saluti Arturo
Prof. Arturo Romer – Nato il 13 marzo 1944 a Reichenburg nel Cantone di Svitto, Diploma e dottorato in fisica teorica presso l’Università di Friburgo. 1968-1971 fisica nucleare e radioprotezione, Dipartimento federale della Sanità, Università di Berna. 19