Lo scorso mese 16 ragazzi e ragazze – figli di rotariani- tra i 16 e 17 anni di tutto il mondo si sono incontrati nei Galles dove per dieci giorni, grazie al sostegno di alcuni Rotary Clubs,hanno avuto la possibilità di scoprire le richezze culturali e naturali della regione, di scambiare esperienze e di conoscere costumi, tradizioni e stile di vita degli altri. Lo scopo del campo, oltre a quello, era di avvicinare i giovani alle idee rotariane, e di conoscere altri club con i loro membri e progetti.
Rappresentando la Svizzera, ero uno dei 16 ragazzi ed ero molto nervoso all’idea di andare da solo in un paese che non avevo mai visitato e a conoscere nuove persone. Arrivato all’aeroporto il rotariano Julian Johnes mi ha accolto e, mentre stavamo adando al posto in cui avrei dormito, continuava a ripetere che non c’era bisogno di essere nervoso, di fare come se fossi a casa mia e di chiedere aiuto a chiunque nel caso ne avessi avuto bisogno. Conoscere gli altri ragazzi era imbarazzante inizialmente, ma abbiamo avuto l’occasione per meglio conoscerci la prima sera attorno ad un fuocherello. La nostra lingua di comunicazione era l’inglese, e ho quindi avuto, per la prima volta, la possibilità di mettere in atto ciò che avevo imparato a scuola in una situazione reale, fuori dall’aula. Le attività che ci hanno coinvolto erano molte e variate: abbiamo visitato i più grandi musei della regione, lo stadio in cui si giocano le importanti partite di cricket, la Royal Mint dove vengono stampate le monete, e le miniere di carbone. Siamo anche andati in montagna dove abbiamo passato una giornata insieme a 36 ragazzi del posto, facendo attività sportive e chiaccherando.
Ciascuno di noi 16 ha inoltre fatto una presentazione parlando del proprio paese e dei Rotary Club che aveva mandato. È stata un’esperienza molto arricchente e divertente, ho imparato tanto e sono davvero soddisfatto della mia prima avventura lontano da casa. Durante i pranzi e le cene conviviali con i Rotary Clubs che gentilmente ci invitavano ho inoltre avuto l’occasione di incontrare i Rotariani della regione. Ci sedavamo in due per tavolo e loro si univano per parlare con noi.
Vorrei ringraziare il Rotary Club Locarno per avermi offerto la possibilità di partecipare a questo campo internazionale dei giovani.
Nicolas Lazaro