COSA SIGNIFICA EFFETTIVAMENTE “SERVIRE” ?
Per “Servire” non intendo il “servizio militare” o l’essere “al servizio” di qualcuno.
SUL DUDEN (Dizionario della lingua tedesca), alla voce “servire”, troviamo, tra le altre, le seguenti definizioni:
- Impegnarsi volontariamente in qualcosa … ed operare in suo favore; sostenere una persona o una causa.
- essere utili; essere destinati a fare qualcosa.
- essere di aiuto, aiutare.
NELLA BIBBIA il vocabolo “servire” è utilizzato più di 400 volte, e ancora di più numerose ne sono le parafrasi. Nella 1a lettera dell’apostolo Pietro (4, 10) troviamo:
“Ciascuno secondo il dono ricevuto lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di dio.”
Ognuno secondo il suo dono particolare! Questo significa che ognuno può dare il proprio contributo indipendentemente dalle capacità di cui dispone. “Servire” è quindi un termine centrale per descrivere la vita di un cristiano. Si tratta di aiutare gli altri con le possibilità di cui si dispone, in modo gratuito e senza pretendere riconoscimenti. Questo è anche una espressione essenziale dell’ “amore verso il prossimo”.
Arnold Janssen (1837 - 1909) , un sacerdote e missionario tedesco diceva: “Siate umili, perché l’umiltà si dimostra pronta a rendere servizio ad altri e difficilmente è disposta alla rabbia e all’irritazione.”
Sinonimi di umiltà sono p.e. devozione, dedizione e disponibilità al sacrificio.
Dunque parliamo del “servire con umiltà”!
Cosa dice il Rotary a questo proposito?
AL ROTARY il “Servire” è messo al primo posto. Come principio guida, si parla dell’ “Ideale del Servire” . L’obiettivo del Rotary consiste nel “promuovere l’ideale del servire come fondamento della vita professionale e degli affari.”
Nel Rotary dunque “l’ideale del servire” è strettamente collegato a principi etici.
(Citazioni in parte dal Rotary International: Principio Guida e Lo Scopo del Rotary)
- Rotary vuole incoraggiare e promuovere “lo sviluppo di rapporti interpersonali intesi come opportunità di servizio;
- Vuole promuovere elevati principi morali nello svolgimento delle attività professionali e nei rapporti di lavoro;
- Vuole promuovere il significato dell’occupazione di ogni Rotariano come opportunità di servire la società;
- Vuole incoraggiare l’applicazione dell’ideale rotariano in ambito personale, professionale e sociale;
- Vuole promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace tra i popoli mediante una rete internazionale di professionisti e imprenditori, uniti nell’ideale del servire.”
NEL NOSTRO CLUB la cura delle relazioni amichevoli viene al primo posto, com’è nello spirito del Rotary. Sono contento soprattutto quando noi possiamo “servire” in tale contesto.
Quest’anno abbiamo nuovi, concreti progetti di servizio come per esempio:
- “Apprendi come si studia” oppure
- “Orfani a Nairobi” che sosteniamo con mezzi finanziari.
Sarebbe ancora più bello se potessimo sostenere gli attuali e futuri progetti con attività concrete. P.e. con azioni “Hands-on” per raccogliere ulteriori fondi. O se potessimo proporci di più come p.e. durante la serata informativa con i liceali.
Il lavoro e la collaborazione nelle commissioni hanno un ruolo fondamentale in tutto questo, infatti:
- nelle commissioni operano i nostri esperti che mettono in gioco le proprie competenze specifiche (nello spirito degli obiettivi delle rispettive commissioni) per la realizzazione di progetti di cui la comunità ha un urgente bisogno.
- le commissioni servono a coinvolgere i soci e a promuovere l’amicizia.
- le commissioni aiutano a trovare una soluzione e prepararono la strada a scelte relative ai progetti.
SONO CONTENTO DI ESSERE UN ROTARIANO, non per il distintivo sul risvolto della giacca.
Ma perché questa organizzazione di servizio ha come obiettivo “il servire” chiunque ne abbia bisogno. Quando nel 2003 sono entrato a far parte del Rotary mi interessava soprattutto fare esperienza nella assistenza attiva umanitaria.
Io sono Rotariano fra Rotariani, perché mi piace essere tra amici, che hanno i miei stessi obiettivi.
Mi piace ancora di più essere Rotariano fra Rotariani che, con entusiasmo, danno una mano. Che perseguono un obiettivo comune e se ne fanno garanti. Solo col sostegno reciproco possiamo veramente smuovere qualcosa nell’aiuto agli altri.
Egidio di Assisi (in latino: Aegidius; 1190 – 1262), frate francescano, poeta e beato italiano diceva:
“Felice chi onora senza augurarsi di essere onorato.”
“Felice chi rende servizi senza augurarsi di essere servito.”
Dobbiamo essere coraggiosi: Si tratta di applicare una cultura dell’agire, con rispetto, con dedizione e amicizia. Questo genera anche fiducia.
Non vale tanto il motto: ”Uno per tutti, tutti per uno”. Quanto piuttosto il motto del servire:
“Tutti uniti per uno scopo caritatevole.”
Su queste basi comuni ci impegniamo nella professione, in famiglia, con gli amici e nella società.
Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un Buon Natale e di trascorrere le feste in modo tranquillo e sereno. Godiamoci queste giornate: che ci diano la forza per affrontare i nostri prossimi progetti. Per il 2013 vi auguro col cuore un anno ricco di gioia, salute e successo.
15.12.2012, Ingo Specht